Questo è un DIARIO DIGITALE. Le pagine che sto scrivendo si propongono di raccogliere in maniera sistematizzata il materiale documentale (ed emozionale!) che segna la mia meravigliosa esperienza di ricerca congiunta con l'U.C. Berkeley - Center for New Media "Una giocosa avventura che costituisce l'occasione per un vero salto di qualità nella mia formazione" Sarà capace di farcela il giovane ciociaro volante? Giammai, senza di voi!

mercoledì, maggio 16, 2007

mutazioni cognitive

Premessa:

-fotogramma di una chattata:

[7.10.24] armando trento scrive:
Oh, io so’ ingegnere!
ma siccome mi occupo di porgettazione collaborativa...
Mi sembrava.... senza nulla togliere agli ingegneri....
...mi tocca uscire dall'ambito disciplinare del vecchio tecnico impolverato e capire il mio ruolo con l'aiuto di altre prospettive...
[7.11.13] Marco Luparia scrive:
Stai per caso facendo un corso di fumo negli occhi?
[7.11.35] armando trento scrive:
hi, hi, hi! ogni tanto lo penso anch'io...
ma poi mi rispondo:
pala e piccone!

A che si riferivano?

tratto da: Contributi al progetto pedagogico (prima bozza)
Scuola europea in Parma
Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna


"Chi si é formato a contatto con le immagini elettroniche e i saperi collegati vedrà e rappresenterà il mondo diversamente rispetto a chi si è formato sui libri.

Sottrarsi alla tentazione nichilistica, autoeducarsi a un pensare indagante

Ci è toccata la ventura di vivere una speciale giuntura del tempo, svelatoria di quel che é stato ed é; forse, a saperla decrittare, annunciatrice di quel che sarà: dunque, nel senso più letterale della parola, apocalittica. La nostra generazione, ultima dell'era preinformatica, ha letto il mondo e lo ha concepito (nel doppio significato di capire e dare alla luce) attraverso la parola e la scrittura. Lo ha attraversato grazie al nome che ciascuno di noi ha ricevuto dai genitori, alle prime e fondamentali indicazioni dei maestri; lo ha penetrato attraverso le pagine dei classici. Da oceani di parole pronunciate e ascoltate, dalle acque della tradizione, dai miti, dalla parola fatta storia e genitrice dello spirito nacquero i primi libri, i più grandi: Gilgamesch, l'Iliade, l'Odissea, la Bibbia. Quando la parola si fu fermata sulla stele, sul papiro, sulle tavole d'argento iniziò l'età della scrittura e con essa la contemporaneità nella storia, la coabitazione della distanza (ma anche, a differenza che in Internet [qui dissento n.d.Blogger] , l’intelligenza del differire e dell’essere rispettivamente altri ). Fissati i pensieri nella pietra o nella carta, fu possibile allontanarsene, scoprire l'alterità del passato e dei giorni nuovi. Occorre ricordare questa storia, ora che stiamo per uscire dalla scrittura, ora che l'immensa macchina mondiale sta per costruire mondi virtuali più veri del vero, perché al tempo stesso eventi e mediazioni di eventi, mondi senza bisogno di lettura perché autodidascalici, autoesplicitanti, avidi di assimilare a sé gli abitanti del vecchio mondo. [qui godo n.d.Blogger]


Chi si é formato a contatto con le immagini elettroniche e i saperi collegati vedrà e rappresenterà il mondo diversamente rispetto a chi si è formato sui libri. Il soggetto tardomoderno (e il bambino in particolare) sta subendo una mutazione cognitiva di cui nemmeno all'università potrà conoscere i motivi e le dinamiche profonde. Rispetto al resto del mondo, in Europa ci sono maggiori difese ma non è il caso di trascurarle."


Scritto da: Gabriele Boselli
Inserito il: 25/09/2004

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu